Le basi del Performance Tennis

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Se già giochi a tennis da qualche tempo sono sicuro che ti sei reso conto che il nostro sport è un gioco basato … sulle “cavolate”.

Sì, perchè sebbene sia molto affascinante pensare di giocare sempre colpi veloci ed imprendibili che suscitano l’ammirazione degli spettatori è altresì vero che in realtà, soprattutto nel tennis di base (ma ti assicuro che le statistiche rivelano che è così anche nel tennis di vertice), il rendimento di gioco e quindi la maggiore possibilità di “portare a casa il match” si basa essenzialmente sul fatto di… commettere meno errori dell’avversario.

Lo so, è poco romantico… ma è la realtà!

E prendere atto della realtà vuole essere il primo passo per “spiccare il volo” verso un tennis migliore di quello che stai giocando attualmente.

Come tu ben sai il nostro sport si basa sul binomio colpi vincenti ed errori non forzati, e questo è un binomio molto stretto perchè molto spesso l’errore gratuito che “doniamo” all’avversario altro non è che un nostro tentativo di fare un colpo vincente andato a male.

Questo è essenzialmente dovuto alla natura del colpo vincente che tentiamo di fare, che è sostanzialmente un colpo ad “alta percentuale di rischio” cioè un colpo che per velocità e traiettoria presenta molte possibilità di finire in rete o fuori dai margini del campo di gioco.

Se hai seguito il mio articolo precedente sulle varie tipologia di tecnica di gioco puoi ben immaginare come una tecnica di base sostanzialmente basata su un colpo pulito privo di rotazioni comporta una traiettoria di palla che ben si sposa con la definizione di “alta percentuale di rischio”.

Ci sono naturalmente occasioni in cui è tatticamente giusto prendersi tutti i rischi del caso, ma sono eventi unici durante uno scambio … mentre quando si palleggia (anche a ritmo elevato) il colpo che devo esprimere deve essere un colpo sostanzialmente “sicuro”.

E qui entra in gioco un terzo elemento nel binomio vincente/errore non forzato… il concetto di errore provocato.

L’errore provocato

Immagina questa situazione di gioco:

Il tuo avversario ti costringe a fare “il tergicristallo” da fondocampo e ad un certo punto giocando un colpo in corsa … affossi un rovescio in rete.

Quello descritto in questa situazione è un tipico esempio di errore provocato (lo troverai denominato in inglese come Forced Error).

Questo tipo di errore è veramente comunissimo nel tennis,specialmente quando il livello di gioco è più alto, dove l’abilità dei giocatori di costruzione del punto è maggiore.

Gli errori provocati sono quelli che commetti quando sei sotto pressione per giocate efficaci del tuo avversario che ti costringe ad arrivare sulla palla in equilibrio precario, oppure quando, pur essendo in equilibrio, non hai il tempo di prepararti all’azione.

Questo tipo di errore non dipende unicamente da te, anzi di solito è un punto frutto della bravura del tuo avversario che, con la sua giocata, ti costringe a sbagliare.

Per questo in una valutazione statistica questo tipo di errore viene visto come merito del giocatore che l’ha provocato, che di conseguenza ha giocato un colpo “aggressivo” proprio con l’intento di metterti nelle condizioni di sbagliare.

Ed è proprio sulla costruzione dei colpi aggressivi che si basa la tecnica agonistica che ti permette quindi di:

  1. provocare e non solo attendere l’errore avversario, quindi essere attore attivo nel suo sbaglio e non attore passivo che “gufa” l’errore 🙂
  2. giocare colpi che in fase difensiva siano di impedimento dell’iniziativa avversaria (il colpo con rotazione ha un “peso maggiore” sulla racchetta avversaria)
  3. sviluppare la fase di scambio ad un ritmo più elevato aumentando così la probabilità di errori provocati al tuo avversario (cosa che una semplice palla accompagnata di là priva di rotazioni non può fare).

Per questo la prima e più semplice variante tattica che puoi apportare al tuo gioco è quella di spostare l’avversario e costringerlo a colpire più spesso in corsa, anche senza dover aumentare la tua velocità di palla o cambiando la tua tecnica.

Indirizza più spesso la palla lontano dal tuo antagonista e vedrai magicamente fioccare errori che avranno una doppia valenza:

  1. il tuo avversario li considererà erroneamente errori gratuiti e ciò creerà in lui nervosismo e caduta di autostima
  2. tu sarai più molto più cosciente del fatto di provocare l’errore avversario e questo svilupperà in te un senso migliore di controllo della situazione e una migliore sicurezza nei tuoi mezzi.

Alla prossima.

43 comments

  1. Utilissimo consiglio.
    Mi piacerebbe ricevere altri consigli tecnici
    (come questo di oggi – o anche tattici)
    per affinare la mia tecnica e imparare ancora meglio a giocare.
    GRAZIE.

    1. Sono un appassionato di tennis ed un perfezionista in ogni mia personale attività. Già mettevo in pratica questo vostro consiglio perché le rotazioni che ormai contraddistinguono il gioco attuale le ho acquisite anche se la mia età (73 anni) farebbe pensare ad una tecnica “vetusta”. Ma leggerlo su tennisfacile mi conforta sulle mie convinzioni e mi fa essere più attento a mettere in pratica sia la tecnica del topspin, che la tattica di spostare l’avversario per costringerlo all’errore.
      Ciao,Pietro.

  2. è come la scoperta dell’acqua calda! se l’avversario è più forte rimane più forte comunque , questa elugubrazione nn mi dice come metterlo in difficoltà o come evitare di essere in difficoltà! ho giocato contro un avversario molto più forte di me x la prima volta….ho vinto i miei servizi fino al 2 pari, poi lui ha capito dove sono più debole e ha iniziato a martellare lì…morale…6-2!!! credo che la ricerca di avere meno punti deboli nel gioco dia meno carte vincenti all’avversario anche se più forte, e nn dare punti di riferimento giocando sempre uguale, low di fondocampo alternati a ripartenze a rete x nn dare punti di riferimento statici al giocatore più forte…penso io certo…

    1. Ciao
      Certo che se il tuo avversario è realmente più forte di te… nessuna tattica potrebbe essere efficace!
      Sono d’accordo con te sul fatto che se vuoi ridurre il gap prima devi lavorare sui tuoi colpi deboli perchè è lì che un giocatore più esperto va a colpire.Altrimenti l’unica tattica che potrebbe avere efficacia è solo … rompere il suo ritmo con un gioco fatto di palle alte, meglio se lunghe e in top.. ma anche per questo occorre avere le necessarie capacità tecniche.

  3. Complimenti ..sono un istruttore uisp.. ho coordinato corsi estivi presso hotel a 5 stelle fuori da dinamiche dei circoli locali dove c’è poco a volte … ma per passione vorrei fare un esperienza di lavoro alla jonathan marxson in uk con qualche collega italiano..se conosci qualcuno fammi sapere !
    Grazie

    1. Un mio allenatore, giovane di appena 24 anni, è interessato a questa esperienza credo. Provalo a contattare sul sito, si chiama Claudio Bosca.
      ciao in b.al l.

  4. ciao si sarebbe giusto tirare dove “lui non c’è” ma poi in partita tutto cambia e finisci per tirargli delle belle palle comode che ti rimanda. io personalmente sono un artista delle palle belle e comode!
    a pretso!!!!!1

  5. Detta così sembra facile, ma quando incontri uno che ti tira dei missili, prima devi riuscire a prenderli e, se poi ci riesci, indirizzare la pallina a destra e a sinistra, magari mentre stai facendo il tergicristallo. Io uno lo conosco che ci riesce….Nadal

    1. Se uno ti tira missili in campo l’unica cosa che puoi fare è togliergli il ritmo con palle alte, meglio se in top…. se invece ti chiami Nadal …. fai quello che vuoi! 🙂

  6. Sono un amatoriale, in fase di manovra credo sia necessario giocare ad una velocità che mi permetta di avere un buon controllo.Chiaro che in fase di attacco devo cambiare la velocità.Quindi è importante a mio modo di vedere di non giocare sempre alla stessa velocità.E’ ovvio che se il mio avversario è una bocca di fuoco cercherò di togliere velocità ai suoi colpi e non di incrementare.

  7. ho letto attentamente quanto scritto da Grancini, è scolastico e per tanto nulla da dire ma a me sembra una “catalanata”: è meglio mettere la palla in campo che metterla fuori o in rete.
    Vorrei sapere se c’è il modo di concentrarsi esclusivamente sulla pallina per poterla indirizzare fuori dalla portata dell’avversario, se si fanno esercizi mentali o cosa?
    grazie per l’attenzione
    Roberto

    1. Ciao
      Imparare a giocare il più sistematicamente possibile lontano dall’avversario non è sempre facile e spesso neanche possibile (qualche volta si gioca in difesa e basta).Per allenare questa caratteristica occorre avere sempre la percezione di dove si trova l’avversario al momento del nostro tiro e, se la palla in arrivo è abbastanza agevole, scegliere di giocare un colpo lontano dal nostro avversario.Anche per questa capacità (come per tutto nella vita…) il vecchio metodo di “provare e riprovare” (e quindi sbagliare) è quello che crea abitudine e quindi piùfacilità di decisione ed esecuzione.

  8. Tutto vero, importante e’ far muovere l’avversario e costringelo a giocare colpi difficili. Bisogna pero’ prendere l’iniziativa e lasciare sempre andare il braccio!
    Facile a dirsi un po meno a farsi.
    Buon tennis a tutti
    Cristian

  9. Da quando ho scaricato TENNIS-FACILE… l’ho guardato, guardato e poi ancora guardato…. che bello imparare i trucchi del mestiere…un pò di pazienza..e tutto ciò che vedi riuscirai a farlo anche tu…
    Cancella il tuo modo di giocare e sta’ a sentire i consigli …perderai del tempo è vero..ma alla fine ti accorgerai che tutto ciò che ti insegnano ..è proprio vero… e non farai tutta quella fatica a giocare..senza ottenere quello che vuoi… imparare a cambiare il proprio modo di colpire la palla è fondamentale… ..Se riusciamo a fre veloci spi. top di dritto e di rovescio.. ed il grande .grandissimo colpo cortissimo da fondo campo… il 50% è fatto…. l’altro 50%..? ma è logico..è LA BATTUTA…. forte, fortissima, super-potente… NOOOOOO mettiamo bene la palla in campo, non sbagliamo la prima di servizio…magari seguiamola a rete e vedremo sicuramente un gioco diverso dal solito TIC-TOC da fondocampo… difficile..?? senz’altro… ma vuoi che l’avversario non ne resti sorpreso?… Palla lunga che si allunga velocemente per l’effetto in top… poi un’altra corta cortissima appena sotto rete e di nuovo lunga in top..rovescio o dritto… BELLO VERO??? allora coraggio, affidiamoci completamente ai consigli di TENIS-FACILE e vedremo tutti che poi il nostro tennis cambierà di colpo senza quasi che ce ne accorgiamo… ALLENIAMOCI ALLORA.. non stanchiamoci di palleggiare con l’amico che magari vuol far subito la partita… e cerchiamo di ripetere il + possibile la BATTUTA… è l’unco esercizio che si potrà far da soli… dopo un buon riscaldamento… per non prender strappi al braccio. IL MURO questo sconosciuto..!!! è il nostro avversario che maggior di tutti ci potrà far capire subito come colpire, quando colpire, con quale forza colpire la palla… giocando col MURO acquisiremo la consapevolezza che per far durare un palleggio dobbiamo saper dare la giusta forza al colpo , bilanciando bene il nostro corpo in modo che il rimbalzo della palla di ritorno sia ben o male simile alla precedente . cosi raggiungeremo un’armoniosità nei movimenti e – perchè no – anche quella giusta ELEGANZA nel colpire la palla che proprio non guasta.

  10. Allenarsi, allenarsi allenarsi… questo è il segreto per avere cognizione del campo.
    Ma il problema è per me un’altro: agitazione da match e, per non parlare del match-point.
    Comincia la taticardia con conseguente braccino che si ritrae e posizione automatica in mezzo al campo……..
    Ecco… in questo caso come si fa a concentrarsi e giocare bene?

  11. Io ho superato l’agitazione da match dopo 2 anni di agonistica facendo un lavoro mentale: pensando cioè durante la partita non al punto, non agli errori, ma semplicemente a divertirmi mettendo in atto la mia tattica cercando di non innervosirmi mai. Sembra difficile e scontato ma provate a fare tutto ciò sempre, anche quando vi allenate e durante le partite non agonistiche.
    ciao

  12. ho letto molte cose giuste..ma vorrei sttolineare che a parte la condizione fisica e la conoscenza dei singoli colpi una delle cose piu importanti nel tennis agonistico di quarta categoria e di circolo resta la condizione mentale con cui si gioca,la calma e la voglia di vincere,la dterminazione che purtroppo, oltre ad essere caratteriale, può migliorare ma sempre e solo con l allenamento alla partita…ovviamente sempre che l avversario sia alla tua portata e non troppo piu forte,esperto e ..giovane…saluti..cris

  13. Sono cose che funzionano con un pari livello o giù di lì.

    Non si può pensare di battere Federer soltanto lasciando andare il braccio, ma potete battere quell’odioso collega che esulta (fa pure il pugnetto) quando prende il nastro e la palla cade nella vostra metà campo.

    Io penso a divertirmi, del punteggio mi importa poco, ma a volte…

    Ps: scoperta dell’acqua calda, servite palle impazzite, chi ci riesce tiene più facilmente il proprio turno ed è probabile che ci scappi un breakkino.
    Se, invece, giocate con uno che serve kick inside-out a 180 kmh, almeno avrete salvato il vostro amor proprio.

  14. Ho seguito i consigli e i commenti di tutti i giocatori da club e maestri, ma mi sembra che si sminuisca il fattore mentale che è la parte più importante del tennis. A me è capitato di giocare con lo stesso avversario in diversi momenti dell’anno e da che perdevo senza ritegno a che dopo aver letto e seguito dei consigli sulla mentalità non ho labiato scampo all’avversario. Il segreto oltre l’allenamento costante e vario è la concentrazione sul proprio gioco. A livello amatoriale poi l’importante è divertirsi. Cmq io ritengo meglio perdere giocando con uno più bravo che vincere facilmente con uno più scarso. Si impara a gestire le difficoltà e le tattiche da utilizzare quando è impossibile vincere sul piano dei fondamentali.

    1. Non sono del tutto d’accordo con te, se continui a perdere con uno più bravo senza mai vincere ti crei l’abitudine alla sconfitta e mentalmente ti diventa una cosa accettabile.Un vincente soffre delle sconfitte, ma può sffrire solo se ha assaporato il dolce calice della vittoria :-).
      Come hai detto tu la mente è la cosa più importante. Ciao

      1. Io sono abbastanza umile da accettare che ci sono alcuni giocatori che, vuoi perché si allenano di più e da più tempo vuoi che sono più forti fisicamente, sono fuori dalla mia portata, ripeto a livello fisico e di fondamentali ma che si possono battere sul piano tattico e mentale. Se tu pensi di poter battere chiunque perché scrivi su un blog anziché giocare a livello agonistico. Ricorda per quanto forte tu pensi di essere ci sara sempre uno che ti batterà anche se ti chiami Re Roger Federer e non hai rivali per talento arriverà un picchiatore instancabile di nome rafael nadal e senza capire perché e come ti batterà, magari con meno vincenti ma senza mai un errore. Cmq fai bene a pensare di poter battere chiunque anch’io entro in campo pensando di vincere ma poi vincere davvero è un’altra cosa soprattutto con chi ha esperienza in tornei e allenamenti personalizzati. Ciao

      2. Una bella e pragmatica riflessione. In effetti, l’atteggiamento “fare partita solo per divertirsi”, ammesso che non sia un’ipocrisia, ti porta ad assumere un profilo perdente. Però, la spinta a vincere, procura un’ansia che ci blocca. Per conciliare le due cose, entro in campo con l’atteggiamento di chi sta sfuttando la possibilità di avere un check-up sulla sua preparazione, espresso in punteggio finale. Che quello che ci sta di fronte sia un Giorgio una Donatella è del tutto irrilevante.
        Ciao

  15. ciao Massimo, ho smarrito un po di autostima per i cambiamenti dall’anno scorso a quest’anno.
    l’anno scorso torneino estivo vinto in sardegna dopo un corso di una settimana. pesavo 75 kg per 1.75 m.
    quest’anno settembre stesso corso perso con un 21 enne ( io ho 44 anni) con 10 kg meno di me. nel frattempo io quest’anno ero 4 o 5 kg in piu’ cioe’ vicino agli 80.

    scusa la franchezza ma per me il peso nel tennis l’ho trovato fondamentale.devo magari andare a nuoto per perdere i chili in piu e poi ricominciare. un tennista un po demotivato…

    1. Ciao,ma io come peso nel tennis intendo il peso della palla sulle corde avversarie e questo aumenta notevolmente se la palla oltre ad essere veloce è anche più carica di effetto.
      Sono d’accordo che il peso forma sia essenziale per tutti gli sport per cui fai bene a cercare di perdere chili.Ma se vuoi aumentare la tua autostima lavora per avere sicurezza sui tuoi colpi in maniera di saper comandare lo scambio,se comandi lo scambio non devi nemmeno correre troppo.Guarda Serena Williams che è una “manza” e non è un fulmine negli spostamenti… fa correre le altre. 🙂

  16. Volevo chiedere una cosa sul servizio ho un problema di dolore alla spalla quando colpisco la palla con più effetto e potenza e mi ritrovo a fine set con questo dolore che mincostringe a dei colpi piatti o kick che sulla seconda sono molto rischiosi c’è qualche accorgimento che posso prendere per evitare il dolore alla fine dei set. Ho provato a scaldarmi di più a cambiare impugnatura ma l’unica è evitare di saltare quando colpisco e diminuire la rotazione. Che fare? È come se dovessi autolimitarmi per non soffrire ma spesso avere problemi lo stesso perché aumenta il numero dei servizi. ????

    1. Purtroppo se hai qualche problema fisico dovresti secondo me prima capire da che cosa è derivato e farti vedere da un ortopedico, meglio se sportivo.Giocare per troppo tempo sul dolore senza sapere di cosa si tratta potrebbe portarti a cronicizzare l’infiammazione e dopo sarebbe molto più lungo il recupero completo.Ciao

  17. TROVO TUTTI I CONSIGLI MERAVIGLIOSI, MA QUANDO POI INCONTRI UNO CHE PICCHIA FORTE SULLE RIGHE , COSA BISOGNA FARE? IO TROVEREI GIUSTO IMPARARE A FARE ALTRETANTO

    SALUTI
    ROBERTA

  18. Il tennis e’ un gioco che, alla fine, e’ molto piu’ semplice di quello che si vuol fare apparire: per vincere basta tirare sempre fortissimo e rigorosamente tutte le palle sulle righe. Facile, no?? Questa e’ ovviamente una battuta scontata e neanche nuova…..In realta’ io credo che, compatibilmente con le proprie capacita’ tecniche, una regola da seguire sempre con possibili risultati utili e’ quella di non lasciare nulla di scontato per l’avversario, cioe’ cercare almeno di spostarlo piu’ che sia possibile sul campo e far in modo che non abbia quasi mai a disposizione i colpi a lui piu’ congeniali e la palla dove vorrebbe lui. Certamente non e’ facile, ma potrebbe essere un buon sistema allenarsi ad entrare in questa mentalita’ e in questo genere di sistema di gioco.

  19. Ho apprezzato l’articolo che è in linea con la mia quarantacinquennale esperienza; il problema che per tirare lontano dall’avversario a volte occorre
    rischiare…..
    Comunque invito i commentatori ad essere più “educati” in quanto ovviamente il tennis non si esaurisce nel consiglio dell’articolo e se il Maestro avesse la capacità di farci diventare tutti Rod Laver ( altro che Federer ) avrebbe ben altro da fare..
    Saluti
    Alcide

  20. Purtroppo quello che dici è proprio vero.. la magra consolazione del tipo: hai fatto dei bellissimi colpi!! però poi perdi la partita è una mia costante.. il mio problema è che non riesco a colpire la pallina di seguito in top spin e tendo inesorabilmente a colpire di piatto che si ti fa fare bella figura però alla lunga finisce in rete..
    Ciao a tutti

  21. sono tutte argomentazioni utili e giuste, ma il tennis ha una una sola condizione necessaria, per mettere in pratica tutto cio’ che scrivete, bisogna aver giocato almeno 35x9x3x3x40x3= circa 350.000 scambi ( in allenamento e partite) con persone di un maggior livello del tuo…
    buon allenamento a tutti

  22. Secondo me ci vuole ritmo palle profonde e pesanti , poi appena avversario accorcia ci si puo anzi si deve chiudere e quindi prenderci il rischio by lienze 4.3

  23. E grazie….
    Se ho in genere i problemi tennistici destritti sopra, significa che il mio tennis non è sicuro e di livello.
    Tu dai dei consigli tecnici qui ma OVVIAMENTE se sai dare rotazione e spin, se sai mettere la palla negli angoli, se sai cercare la profondità per non dare spazio all’avversario come consigli tu, ovviamente…significa che il tuo livello di tennis è tale che non hai i problemi descritti.

    La soluzione che dai al problema scusami, è la scoperta dell’acqua calda.
    Forse chi sa giocare a tennis giustamente non ricorda più che significa avere un tennis precario, che non controlla il colpo al 100%.

    Saper fare quello che TU CONSIGLI, comporta l’avere un ottimo controllo del colpo (e avere freddezza in campo) tipici di chi ha già un certo livello.

    E sti cavoli, se sapessi mettere sempre sotto pressione l’avversario, cercare le righe e rimetterla di la dici che sarei qui a leggere…dopo aver preso un duplice 6-2 da un cesso che non giocava da 2 anni???

    Se sono qui è proprio perché il problema non si può risolvere così…

    E’ come dire ad un dilettante:
    Hai problemi a calciare i rigori???
    CALCIALI SOTTO LA TRAVERSA NO???

    E sticavoli..se sapessi calviare sotto la traversa sarei qui a cercare consigli? 😉

  24. Ciao a tutti, ho visto molti commenti interessanti e vi faccio i miei complimenti a tutti. Quello che ci accomuna è comunque l’amore per il tennis.

    Ho 57 anni gioco a tennis tutti i giorni, sono un giocatore medio forte, non faccio tornei da diverso tempo e quando li facevo ne avevo vinto qualcuno.
    Il mio problema è questo: io tiro sempre forte e la palla resta in campo per la maggior parte dei colpi, però capita che il mio avversario mette la racchetta per prendere la palla , io penso che il punto sia fatto e rimango fermo a guardare e non riparto più ( punto perso ) questa cosa mi fa molta rabbia ma non riesco a farci nulla.
    altro bruttissimo difetto: no riesco a difendere quando l’avversario conduce il gioco non riesco mai a correre a prendere la sua palla sia forte che debole, e perdo il punto.
    qualcuno può darmi qualche dritta per uscire da questo abisso.
    grazie
    Antonio

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